43. Come Diventare un Critico di Stand Up Comedy (Senza Farti Odiare da Tutti)

Ti piace giocare a fare il saccente?

Ami dire agli altri come dovrebbero fare il loro lavoro?

Bene, questo è l’articolo che fa per te!

Oggi imparerai a diventare un analista di Stand Up Comedy. È come essere un wine taster, ma invece di bere vino dovrai sorbirti ore di monologhi comici.

Non male come lavoro, eh?

Come Analizzare uno Show di Stand Up Comedy (Da Vero Umarell)

Esatto, diventerai l’umarell della Stand Up Comedy italiana. Sai, quel pensionato che guarda i lavori stradali con le mani dietro la schiena dicendo “nonzefacosì”, mentre tenta disperatamente di mantenere la dentiera dentro alla bocca (impresa non facile se consideri che tengono le mani incrociate dietro la schina).

Solo che invece di commentare buche nell’asfalto, commenterai buche… nel timing comico.

E ricorda: come ogni bravo umarell che si rispetti, in questa fase non devi muovere un dito.

Solo osservare e criticare mentalmente, come fossi stato assunto da tre Stand Up Comedian (che non sanno di averti assunto) per analizzare:

  • Dove il ritmo è più lento di una lumaca in salita
  • Dove invece corre più di Bolt alle Olimpiadi
  • Quali battute fanno ridere quanto un funerale
  • Quali invece funzionano davvero
  • Dove si potrebbero infilare nuove battute (come il prezzemolo)

pettacolo dal vivo.
Ne abbiamo scelto qualcuno per te, ma sentiti libero di trovare altri esempi.

Come Mettere in Pratica questa Analisi (Senza Farti Picchiare dai Comici)

Puoi trovare il materiale da analizzare su YouTube, sulle piattaforme streaming o, udite udite, anche dal vivo! Sorprendente, vero?

Un consiglio spassionato: evita di mandare le tue analisi ai comici che hai “studiato”. A meno che tu non voglia diventare materiale per il loro prossimo monologo (e non in senso positivo).

Di seguito trovi un paio di esempi che puoi utlizzare:

Stefano Rapone: Ninna Nanna politicamente corretta
Maurizio Battista – Il Meglio di Battistology 1 – Comedy Central

Infine, ricorda di non farlo diventare un “lavoro”. Cerca di mantenere queste attività piacevoli e leggere, come un gioco: quello di scrivere comico.

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