Siamo arrivati al capitolo n. 7, nel quale vediamo un altro metodo per allenare la nostra creatività a servizio della scrittura comica. Si chiama “flusso di coscienza”, preso anche questo dal libro di Sally Holloway “The Serious Guide to Joke Writing”.
Cos’è il flusso di coscienza
Il flusso di coscienza consiste nel parlare o scrivere su un argomento per un determinato periodo di tempo senza mai fermarsi, a costo di dire cose strane, assurde o anche sempre le stesse.
Prima di proseguire ti avverto che questo metodo avrà su di te due effetti:
• porterà il tuo flusso di coscienza oltre i limiti del pensiero razionale fino a spingerti là dove nessuno è mai giunto prima, forse neanche tu
• il secondo è che a furia di ripetere ad alta voce cose senza senso rischi di essere eletto in parlamento.
Ma non ti preoccupare perché in questo viaggio ai confini della tua coscienza non sarai da solo: ti guiderò io!
Come applicare il flusso di coscienza?
Scegli un argomento che ti irrita.
Decidi quanto tempo dedicare ad ogni affermazione che ti chiederò di completare (ad es. 3, 7, 10, 15, 60 minuti, il tempo che preferisci).
Pensa alle persone che ritieni responsabili della tua irritazione (ad es. se hai scelto il ritardo dei treni come argomento che ti irrita, non pensare tanto ai treni in sé quanto piuttosto quelli che dirigono le ferrovie).
Completa le affermazioni che seguono scrivendo quello che ti viene in mente per il tempo che hai scelto (non un secondo di meno).
Tre consigli prima di iniziare
- Cerca prima di tutto di zittire la tua censura interiore: ogni qualvolta stai per scrivere (o dire, se hai deciso di registrarti) qualcosa e non la scrivi perché chi sembra stupida, scrivila comunque! Ci sarà tempo più avanti per cancellare quello che non ti piace.
- Preparati ad essere ripetitivo: nel tempo limite massimo che ti sei dato (ad es. 3 minuti) rischierai comunque di essere ripetitivo. Non è un problema, l’importante che tu continui a parlare senza mai fermarti per tutti il tempo che ti sei dato
- I risultati migliori li può ottenere parlando: in questo modo non dovrai rallentare per scrivere il tuo flusso di coscienza.
Ora puoi iniziare!
Se hai il tuo argomento a disposizione, hai deciso quanto tempo dedicare ad ogni domanda e hai carta e penna oppure il tuo registratore sottomano, siamo pronti per iniziare. Ecco le frasi per completare ciascuna delle quali hai il tempo che hai definito:
- “Io odio profondamente…”
- “Secondo me sono convinti che…”
- “Se fossi Dio…”
- “Un’altra cosa che dovrebbero fare sarebbe…”
- “Sarebbe una giustizia poetica se…”
- “E’ proprio come…”
- “In un universo parallelo…”
- “Ciò che è veramente ridicolo è…”
- “Se potessi cambiare anche una sola cosa cambierei…”
- “Una cosa che ci tengo a dirgli è…”
- “Se fossero membri della mia famiglia…”
Come rielaborare il materiale raccolto
A questo punto dovresti avere raccolto abbastanza materiale.
Puoi rileggere quello che hai scritto o riascoltare quello che hai registrato notando che ci saranno delle idee che non ricordavi o alle quali non avevi fatto caso perché lei hai buttate di getto.
Rileggendole o riascoltandole, può capitare che ti stupisca: alcune ti sembrerà di leggerle o sentirle per la prima volta, come se fossero di un’altra persona.
Cerca di trovare idee interessanti all’interno di quello che hai scritto o detto: se non ti ricordi cosa significhi nello specifico “idee interessanti” vai a rivedere l’articolo precedente e, soprattutto, puoi applicare al materiale che hai prodotto gli altri metodi che abbiamo visto finora.
Nel prossimo articolo vedremo un esercizio che si intitola “cose che segretamente odio o amo”: in pratica un’attività che ci serve per rivelare al mondo segreti inconfessabili che mai diremmo neanche al nostro prete durante la confessione.