37. La regola del 3 nella Stand-Up Comedy: La Chiave per Battute Perfette

Il potere mistico del tre, detto anche “la sacra trilogia”, è conosciuto da secoli nella scrittura comica e, di conseguenza, anche nella stand-up comedy. Se non lo sai, ti conviene ridurre il tempo che passi a guardare video di gattini su Facebook e dedicarti di più allo studio della comicità.

Significativi esempi di tre nell’era pre-stand-up comedy

La Bibbia è piena di tre: ad esempio i figli di Noè (Sem, Cam e Iafet) , la Trinità e i patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe. Ma prima che qualcun lassù decida di fulminarci, cambiamo esempio.

I discorsi celebri sono organizzati in strutture di tre: deve essere piaciuta così così agli americani la frase di Jefferson che nella Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America ha definito: “Vita, libertà e ricerca della felicità” come diritti inalienabili.

Infatti l’hanno fatto finire sulla banconota da 2 dollari.

Meglio quella di Lincoln che ha scritto: “La democrazia è il governo del popolo, dal popolo, per il popolo”, che infatti è finito su quella da 5.

Non deve invece essere piaciuta per niente la frase di Churchill: “Le uniche tradizioni della Royal Navy sono rum, sodomia e frusta”.

Infatti gli hanno dedicato una statua, solo per fare si che i piccioni potessero cagarci sopra per l’eternità.

Insomma, da qui in poi stand-up comedian e scrittori comici hanno fatto affidamento sul magico numero tre per anni. In questa puntata, esploreremo il numero preferito dell’umorismo e discuteremo la logica e le costruzioni della tripla nella stand-up comedy.

Esempi di utilizzo del tre nella storia più recente

La nostra infanzia è stata governata dal magico numero 3, e lo stesso vale per la stand-up comedy.

È iniziato con Tizio, Caio e Sempronio. Poi abbiamo incontrato i tre porcellini e i tre moschettieri.

E come dimenticare il racconto del Canto di Natale di Dickens nel quale Scrooge viene visitato da tre spiriti.

Non è una coincidenza che abbiamo visto i Tre marmittoni, i Tre Amigo e Tre scapoli e un bebè.

Insomma, umoristi e stand-up comedian hanno fatto affidamento sul magico numero tre per anni e di conseguenza in questa puntata, esploreremo il numero preferito dall’umorismo e discuteremo la logica e le costruzioni della tripla nella stand-up comedy.

E questo è (1) la verità, (2) tutta la verità, e (3) nient’altro che la verità.

Se vuoi e soprattutto se sei in un luogo molto affollato puoi alzarti in piedi, mettere una mano sul petto e urlare ad alta voce “lo giuro!”.

Presta bene attenzione che il petto sia il tuo: oltre a dare l’impressione di essere pazzo potresti anche beccarti una denuncia per molestie sessuali.

“Fare un pezzo comico per la prima volta per me è stato molto simile a perdere la mia verginità. E’ stato imbarazzante, scomodo, ma ho provocato molte risate.”Michael Showalter

La tripla è una delle formule di umorismo più comuni nella stand-up comedy. Sono stati usati per così tanti anni nel formato “Ci sono un italiano, un francese e un tedesco…” che, quando questi tre entrano in un bar, il barista chiede: “Cos’è una barzelletta?!”

La Costruzione della Tripla nella Stand-Up Comedy

Secondo una teoria comica sviluppata dall’autore William Lang, la regola del tre nella stand-up comedy è composta da:

  1. Premessa
  2. Conferma
  3. Battuta

Esempio di un famoso stand-up comedian (Milton Berle):

  1. P = Io e mia moglie non andiamo d’accordo.
  2. C = Mangio da solo, vado in vacanza da solo e dormo da solo.
  3. B = Sto facendo tutto il possibile per mantenere insieme questo matrimonio.

È possibile, ovviamente, abbreviare la formula combinando due elementi in una frase. Nell’esempio seguente, la terza parte della tripla include anche la conferma:

“Quando muori, c’è una luce alla fine del tunnel. Quando mio padre morirà, vedrà la luce, si dirigerà verso di essa e poi la spegnerà per risparmiare elettricità.”Harland Williams

Facciamo un altro esempio su come “lavora” la regola del tre nella stand-up comedy:

Se vuoi essere visto, alzati! Se vuoi essere ascoltato, parla! Se vuoi essere apprezzato, stai zitto!

Avrebbe la stessa efficacia con due?

Se vuoi essere ascoltato, parla! Se vuoi essere apprezzato, stai zitto!

L’umorismo aleggia ancora, ma il finale è più morbido senza l’accumulo di tensione che la premessa fornisce.

E se aggiungessi più righe? Rischieresti di rendere il pubblico impaziente di arrivare alla battuta finale.

Se vuoi essere coinvolto, presentati! Se vuoi essere visto, alzati! Se vuoi essere ascoltato, parla! Se vuoi essere importante, paga! Se vuoi essere apprezzato, stai zitto!

Non c’è motivo di usare cinque esempi quando tre realizzano tutta la preparazione necessaria.

La regola del tre nella stand-up comedy non è un comandamento: è una formula.

Il che significa due cose:

  1. non può essere insegnata nelle scuole
  2. sebbene la maggior parte delle battute di stand-up comedy siano più efficaci quando contengono tre elementi, sei libero di usarne due, tre, quattro o quanti ne desideri. Qualsiasi cosa serva per creare il giusto livello di anticipazione e climax.

Non ci rimane che invitarti a scrivere (o ri-scrivere) le tue creazioni sulla scorta di quanto abbiamo appena condiviso con te e darti appuntamento al prossimo articolo!

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